ACTA HISTORICA - A MTA TÖRTÉNELEMTUDOMÁNYI KÖZLEMÉNYEI TOM. 4 (1955)

4. kötet / 1-3. sz. - P. HANÁK: Rapporti storici italo-ungheresi verso la meta del secolo XIX

P. HANÁK. matiche. Ma l'amicizia dei due popoli, l'alleanza combattiva vera e reale fu realizzata soltanto da quei semplici soldati e ufficiali di pensiero progressivo che senza risparmiare i sacrifici versarono il loro sangue per conquistare la libertà sia italiana che ungherese. Una prova eloquente della simpatia, che scaturì dal vero amor di patria e dalla solidarietà dei popoli, fu data dai militari ribelli agli austriaci e dai volontari che costituivano legioni ungheresi in terra italiana mentre una legione italiana combattè anche in Ungheria. Una di tali unità ungheresi, la Coorte Ungherese, fu costituita a Venezia nell'ottobre del 1848. L'unità si compose principalmente di militari ungheresi disertori. Comandante venne nominato l'ufficiale ungherese Luigi Winkler che si era posto a fianco dei veneziani sin dal marzo 1848. La Coorte Ungherese partecipò alla difesa dell'isola di Murano e resistette sino in fondo, fino alla capitolazione di Venezia.57 L'altra legione ungherese venne costituita nel gennaio 1849 in Piemonte. Tale legione, di scarsa consistenza, comandata da Stefano Türr, non fu inviata alla linea di fuoco. Nella guerra iniziata il 20 marzo, che durò soltanto tre giorni, non si ebbe modo di far partecipare alla battaglia contro il nemico comune la legione ungherese che si trovava dislocata a Nizza.58 Le condizioni della guerra permisero alla legione italiana in Ungheria di avere una parte molto più importante di quella avuta dalle unità ungheresi organizzate in Italia. Il nucleo e la parte preponderante della legione italiana organizzata nel marzo 1849 furono costituiti dai reggimenti dell'esercito austriaco di stanza in Ungheria. I militari italiani — come già accennato — ebbero rela­zioni straordinariamente cordiali con la popolazione ungherese, anche prima della rivoluzione del 1848. All'inizio della guerra d indipendenza, soltanto una parte dei militari italiani obbediva ai commandi degli ufficiali austria­ci, mentre la parte maggiore passò agli ungheresi. Lo storiografo di un reg­gimento descrive in modo toccante l'adesione dei soldati. In risposta all'ap­pello dell' ufficiale ungherese inviato da loro, ecco quanto succede : «Tutti d'una­nime consenso vogliono restare pro dell'Ungheria. L'ufficiale ne restò così soddisfatto che lo videro piangere dalla consolazione e dalla gioia.»59 Oltre ai militari in armi, anche una parte dei deportati lombardo—veneti, liberati da governo ungherese, si presentò volontariamente per entrare nell'esercito ungherese. Si procedette soltanto nella primavera del 1849 a riunire in una legione le unità italiane disseminate nelle diverse formazioni dell'esercito ungherese. Un rapido rafforzamento della legione stessa, che in principio non ebbe che due compagnie, 57 Attilio Vigevano : La legione ungherese in Italia. 1859 — 1867 Roma, 1924, pp. 28 — 33. l'ianat de la Faye, op, cit, Voi. I. p. 134. ASt. Venezia, Governo provvisorio 1848 — 49. Dipartimento Guerra. B. 266. Fase. 452. 58 Vigevano, op. cit, pp. 33 — 37. AStT. Sez. IV. Guerra e Marina. Corpi Varii, 1848 — 49. No. 22. Legione Ungherese. 59 AStT. Carte Bianchi. Fase. 3/3. No. 3.

Next