Szépművészet 4. (1943)

1943 / 5. szám - Német és olasz kivonat

BILDENDE KUNST * BELLE ARTI ZOLTÁN KÁDÁR: Der leidende Christus in der Kunst. Der tiefste Gegenstand der christlichen Kunst ist die Darstellung des leidenden Erlösers. Und doch war dieses Thema dem Geist der altchristlichen Kunst fremd, die auch in ihren Passionszenen die triumphierende Freude der Erlöst ng betonte. Gegenüber dem statisch dargestellten lebenden Christus triumphans der romanischen Kunst steht im Mit­telpunkt des gotischen Weltbildes der tote Christus patiens. Diese Darstellungsweise entfaltete sich in der byzantinischen Kunst unter dem Einfluss der Theologen von Athos, wäh­rend sie im Westen von der deutschen Mystik hervor­gebracht wurde. Im XV. Jahrhundert gestaltete sich in der germanischen Kunst ein charakteristischer mystisch­realistischer Passionszyklus parallel mit den Passionsspielen heraus, in der italienischen Kunst wird dagegen ein klassischer heroischer Crucifixus-Typus vorherrschend. Die ungarische Kunst übernimmt die nordischen ikonographischen Formen, steht aber der Form nach eher der italienischen künstleri­schen Sicht näher. Die Kunst der Barock setzt in ihren Dar­stellungen des leidenden Christus die gotischen Überlieferun­gen fort. Das Spätbarock und die romantische Malerei des XIX. Jahrhunderts betonten durch szenische Wirkungen und Farbeneffekte die Dramatik der Darstellung. Die moderne Kunst stellt die tiefe Schlichtheit und innere Monumentalität der Passion heraus. LUDWIG HUSZÁR: Das Gedächtnis von Ludwig Berán. Ludwig Berán (9. Juni 1882—5. Januar 1934) war Bildhauer, Münzprägekünstler und Obergraveur der kgl. ung. Staatlichen Münze. Er studierte an der Wiener Akademie für Bildende Künste. Er war besonders stark in Portrait, seine Kunst gelangte aber am charakteristischesten in seinen freien Kompositionen zum Ausdruck. Er widmete sich fast völlig der Münzkunst. Besonders hervorzuheben sind seine Sport­medaillen. Seine Münzen und Plaketten stellte er teils durch Prägen, teils durch Guss her, er versuchte sich aber auch mit der Technik der unmittelbaren Stahlgravierung. Unter seinen Werken befinden sich auch ausgezeichnete Gedenkmünzen und von ihm stammen auch die in Budapest geprägten bulga­rischen Münzen. GEORG BECSKEREKI SZABÓ: Die ungarische bildende Kunst in den südungarischen Gebieten. Die Bezeichnung „südungarisch“ bedeutet eher eine Epoche der ungarischen Kunst, die 23-jährige Epoche des Minderheiten­schicksals, als eine landschaftlich geprägte Kunst. Südungarn hatte nie eine sich von anderen Gebieten abhebende Kunst mit landschaftlichen Sondercharakter. Ihre erste wichtigere Ak­tion war die im Jahre 1931 erfolgte Errichtung der Becskereker Künstlerkolonie. Wichtige Etappen bedeuteten die im Rathaus von Szabadka 1932 veranstaltete Ausstellung, sowie die vom Ujvidéker Reformierten Lesezirkel veranstaltete Ausstellung junger Urtalente. Diese jungen Begabungen bedeuteten den Nachwuchs. Unmittelbar nach der Rück­gliederung wurde die Südungarische Künstlergilde gegründet. KÁSIMIR RÓNAY: Die Ausstellung der modernen bulgarischen Kunst. Verfasser gibt einen kurzen Überblick über die Entwicklung der bulgarischen bildenden Kunst und geht näher auf die Epoche des Aufstiegs in der zweiten Hälfte des vorigen Jahrhunderts an. An Hand der Darstellung des Materials der in Budapest veranstalteten Ausstellung gibt er einen ausgezeichneten Querschnitt der gegenwärtigen Lage der bulgarischen Kunst. ZOLTÁN KÁDÁR: Cristo Sofferente nelTarte. II tema piú profondo dell'arte cristiana é la rappresentazione del Reden­tore sofferente. Nondimeno questo tema era alieno alio spirito dell'arte precristiana, la quale anche nelle scene della passione, accentuava la gioia trionfante della Redenzione. Di fronte al vivo „Christus triumphans" dell'arte romanica, rappresentato staticamente, nel centro del mondo gotico sta il morto „Christus patiens". Nel secolo XV nell'arte germanica, parallelamente con le sacre rappresentazioni, si é formato un ciclo di pas­sione, caratteristicamente mitico-realistico, mentre nell'arte italiana diveniva dominante un classico tipo di crocifisso eroico. L'arte ungherese adatta le forme iconografiche del Nord, ma nel modo di rappresentare sta piü vicina allo spirito dell'arte italiana. L'arte barocca nella rappresentazione del Cristo sofferente continua le tradizioni gotiche. L'arte moderna mette in rilievo la profonda semplicitá e la monumentalitá interna della passione. LUIGI HUSZÁR: Commemorazione di Luigi Berán. Luigi Berán (9 giugno 1882—5 gennaio 1943) fu scultore, artista di medaglioni e cesellatore in capo della R. Zecca Ungherese. Nella sua gioventü studio all'Accademia di Vienna. Molto forte nel ritratto, la sua arte si sviluppó segnatamente nelle composizioni libere. Si dedicó quasi completamente all'arte dei medaglioni. Sono degne di rilievo anche le sue medaglie sportive. Le sue medaglie venivano eseguiti in parte col processo di coniazione, in parte con quello di fusione, ma l'artista fece anche tentativi di incidere direttamente in acciaio. La sua attivitá svolta nella R. Zecca Ungherese fu pure importante. Tra le sue opere ivi eseguite figurano alcune monete ed é stato lui ad eseguire le monete bulgare, coniate a Budapest. Nell'evoluzione dell'arte di medaglie ungherese Luigi Berán ha indiscutibilmente grandi meríti. GIORGIO BECSKEREKI SZABÓ: L'arte unghe­rese deH’Ungheria meridionale. L'espressione „Arte un­gherese deU'Ungheria Meridionale" non significa arte carat­­teristica di una regione, ma piuttosto una determinata epoca di 23 anni sotto la dominazione straniera. II loro primo movimento significativo é stata la fondazione dello stabilimento di artisti di Becskerek (1931) ehe ha avuto come risui tato principale il destare 1'attenzione dei pubblico. Una tappa importante della loro attivitá é stata la mostra organizzata nel 1932 nel Palazzo Municipale di Szabadka. I giovani si sono iscritti all’Accademia di Belle Arti di Belgrado costituendo la nouva generazione artistica. Subito dopo la riannessione deU'Ungheria Meridionale alia Madrepatria, venne fondato la Corporazione Artistica Meridionale che ha aperto nuove vie allo sviluppo artistico di questa regione. CASIMIRO RÓNAY: Mostra dell’arte bulgara con­temporanea. L'autore dell'articolo dá un breve quadro dell’ evoluzione secolare dell'arte bulgara, trattando in parti­­colare della seconda méta dell'Ottocento quando quest’arte si sviluppó. Analizzando la Mostra, organizzata a Budapest, delinea eccellentemente lo stato attuale dell'arte bulgara, i diversi indirizzi artistici e tratta le opere dei piü insigni rappresentanti. La rubrica VITA ARTISTICA, con moltissime illustra­­zioni, dá un ragguaglio particolareggiato sulla Mostra dei pittori ungheresi, ispirata al peasaggio italiano, organizzata dalia rappresentanza dell'ENIT in Budapest. A szerkesztésért és kiadásért felelős: Mariay Ödön dr. — 42.806. — Kir. Magyar Egyetemi Nyomda. Budapest. (P.t Thisring Richárd.)

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