Viktor Fay Győző (Olaszország, 1969)

Galileo Gentile Mostre alia quali ha partecipato: Viktor Fay Győző onora l’Arte, I ’i ntel I igenza e la dignita dell’uomo: la sua pittura stenebra e accentua il divario tra gli inameni ludi ra­­zionalizzanti e l'autentica validité dell’Arte. La nostra attenzione è subito colpita dall’affermazione totale e schietta di un temperamento originale e vigoroso di colorista istin­­tivo, dall'omogenea intima fusione dei valori realistici e mentali, sensibili e spi ritual i ehe costituiscono l’inscindibile struttura del le sue composizioni. Storieamente la sua pittura si ricollega ai grandi Maestri ungheresi del XIX e XX secolo: Munkácsy e Paal, sopra tutti e — per diretta filiazione — Vaszary e Burghardt. Ascendenti culturali sono anche congenialmente i grandi artisti europei degli ultimi due secoli e, con più particolare simpatia: Géricault, Degas, Manet, Toulouse-Lau­trec, Matisse, van Gogh, i Macchiaioli toscani, Segantini, Favretto, Mancini. Egli sa fare buon uso dei viaggi e dei lunghi soggiorni compiuti in patria, in Russia, Cecoslovacchia, Germania, Austria, e soprattutto in Italia, di cui ha visitato le più importanti città, in pellegrinaggio d’amore e d’arte, dove ha studiato i capolavori di Piero della Fran­cesca, Raffaello, Leonardo, Michelangelo, Tiziano, Veronese, Tinto­retto, nonché quelli degli olandesi, di Velasquez, di Goja. Di questi Maestri ha raffrontato i diversi caratteri stilistici e le ri­­sorse tecniche; è stato affascinato dal loro comune amore di cio ehe è grande e universale. Da cosi ampio orizzonte storico e cultu­rale ne sono venuti alla sua formazione alimento e impulso; l’espe­­rienza tecnico-coloristica, volta a significare la piena analógia dei propri sentimenti con la realtà esterna, si è arricchita e affinata. La sua personalità si caratterizza felicemente per questa intima fu­sione di elementi sentimentali e psicologiei con i dati i ntel lettual i, per la poeticità delle sue creazioni e soprattutto per la volonté di colore e di arte. Armonia ed equilibrio fra la visione de! mondo esterno e l’intima contemplazione, aderenza alla realté, alla visione umana della vita e della natura, hanno il significato di una testimonianza di bisogno morale di vérité. Viaggiatore instancabile, è, al pari, instancabile cercatore di terni congeniali: distese di boschi, spiagge, fiori, pae­­saggi, marine, piazze, figure e personaggi; conosce ed interpreta il colore della natura. Viktor Fay Győző è nato a Budapest il 15 dicembre 1918. Ancora ragazzo rivelő ben presto il suo talento artistico e I’aspirazione verso le più nobili concezioni stiIistiche con un disegno della « Deposizio­­ne » del Rubens. Compiuti i corsi della Scuola di Disegno sotto la guida di Vilmos Aba-Novak e Janos Vaszary, frequentö I’Accademia di Belle Arti di Budapest, öve ebbe Maestri, dal 1942-49, artisti insigni come Rezső Burghardt e István Szönvi. Presso la stessa Accademia fu nominato secondo Professore nella Scuola di disegno, nudo e ritratto. E' Pro­­fessore anche presso I’Accademia serale di Belle Arti. 1946 - Prima Mostra di pittura del dopoguerra a Budapest. 1949 - Mostra dei Giovani Artisti a Budapest: Primo Premio. 1950-1963 - Mostre Nazionali Ungheresi. 1961-1962 - Mostra dei Giovani Artisti Ungheresi. 1961 - Mostra Personale a Budapest. 1962 - Mostra degli Artisti Ungheresi a Firenze. 1963 - Mostra Personale a Budapest con dipinti di soggetti italiani. 1964 - (marzo) Mostra a Vienna con pittori austriaci. 1964 - (aprile) Mostra alla Fiera Internazionale di Milano. 1964 - Milano: Mostra Personale. 1965 - Milano: Mostra Collettiva dei Pittori Ungheresi. 1965 - Budapest: Mostra Personale. 1966 - Budapest: Mostra dei Pittori Ungheresi in Italia. 1967 - Budapest: Mostra Personale. 1968 - Budapest: Mostra Personale. 1968 - Budapest: Mostra Celebrativa di Buda Antica. Gallerie e Musei in cui sono esposte le sue opere: Gallezia Nazionale di Budapest. Museo nazionale « Santo Stefano » di Székesfehérvár. Ministero degli Esteri Ungherese. Galleria di Palazzo Leoni a Roma. Collezionisti in Francia, Italia, InghiIterra, Germania, Austria, Stati Uniti, Argentina.

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