Állami gimnázium, Fiume, 1886

Agostino Tréfort. (Discorso tenuto in occasione del suo settantesimo compleanno.) I. Quando mi trasporto colla mente a quella lontana epoca della mia vita in cui — piccolo e pauroso scolaro — sedevo sulle panche della scuola e guardavo con paura la fronte corrugata e cipigliosa dei miei severi professori, — quando mi ricordo degli edifizi scolastici malsani, delle classi pigiate che comprèndevano da 80 a 100 scolari, delle panche smisurate e strette che opprimevano il petto e facevano curvare la schiena innanzi tempo, dell’ afa polverosa delle sale, causa di continuo malessere, dei crudeli castighi corporali che venivano inflitti in presenza di tutta la classe, e dei meschini risultati di un’ istruzione difettosa : allora mi sento sempre compreso da profonda stima e venerazione per quella eletta schiera di uomini, che da quell’ epoca in poi si sono indefessamente in­gegnati di cambiare quel triste stato dell’insegnamento di riformarlo secondo lo spirito moderno, di renderlo più facile, più umano, più sagace e con ciò più fecondo. Sono passati quei tempi in cui si andava a scuola con un certo sentimento di ricalcitranza, quasi a malincuore, — in cui professori e scolari si consideravano, quasi a loro insaputa, come nemici naturali l’uno dell’ altro ; quando i professori non comprendendo la natura e l’indole dei giovani alle lor cure affidati, si lasciavano trasportare dalla collera a veri atti di crudeltà, mentre gli scolari da parte loro cercavano di vendicarsene, facendo ogni sorta di malvagi tiri a quelli che conside­­deravano loro tiranni ed oppressori. Oramai Г insegnamento viene impartito nell’Ungheria dappertutto da uomini che si sono dati a questa vocazione dopo lunghi ed approfonditi studi, i quali sanno quanto si possa umanamente e con diritto pretendere dai giovani ; gli edifizi, le suppellettili delle scuole corrispondono ai precetti dell’igiene; esistono dappertutto gabinetti e collezioni per facilitare e ravvivare Г insegnamento. In venti anni di febbrile attività Г Ungheria ha raggiunto anche per questo riguardo le colte nazioni occidentali, le q i ali, trovandosi in condizioni assai più favorevoli di quelle dell’Ungheria, erano state in grado

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